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professionisti della salute sono senza contratto mentre aumenta la logica del precariato a vita. Il processo di aziendalizzazione in sanità ha evidenziato il suo
penale del medico ben oltre il solo caso di dolo e colpa grave, dirimere il problema della responsabilità professionale tra contrattuale ed extracontrattuale,
editoriale
fallimento nel perseguire, quale obiettivo prioritario, il man- tenimento dei conti svilendo il ruolo dei professionisti a mero fattore produttivo. La Professione, a fronte di questa realtà, deve confrontarsi con l’aumento e il mu- tamento dei bisogni assistenziali, mentre si riducono sempre di più le risorse pubbliche e private. Lo stesso Parlamento Europeo ha evidenziato che l’attuale crisi economica ha creato una forte pressione sui bilanci sanitari na- zionali in uendo sulla sicurezza dei pazienti e pertanto ha invitato gli Stati membri a garantire che la sicurezza dei pazienti non sia messa a rischio dalle misure di austerità e che il sistema sanitario resti adeguatamente nanziato.
Il contenzioso, nella maggior parte dei casi futile e pretestuoso, condiziona la vita professionale, la qualità del lavoro medico, la se- renità e il rapporto con i pazienti e con i cittadini, mentre l’eccessiva burocratizzazione dell’attività me- dica toglie tempo all’ascolto, che è esso stesso tempo di cura dei pazienti. Il problema della respon- sabilità professionale esige un nuovo, rapido ed equilibrato atto legislativo che porti una soluzione soddisfacente per tutti gli attori coinvolti, garantendo ai cittadini un indennizzo equo in tempi ra- pidi, aumentando la sicurezza delle cure, restituendo ai profes- sionisti la serenità per svolgere al meglio la professione in modo indipendente e libero da qualsiasi
istituire un fondo di garanzia ad integrazione delle polizze assicurative ed un fondo di tutela per i cittadini da “alea” terapeutica. Il processo formativo dei Medici e degli Odontoiatri presenta numerose criticità.
Le Scuole di Medicina devono rivedere i curricula di studio universitari e delle scuole di specializzazione, per renderli più rispondenti ai nuovi bisogni e alle nuove competenze richieste al futuro medico. Lo studente in medicina e il medico in formazione devono progressivamente poter maturare una professionalità ade- guata ad assicurare la corretta gestione dei servizi sanitari, l’as- solvimento di una leadership cul- turale nell’ambito delle equipe multiprofessionali e l’erogazione di un servizio assistenziale di qualità e rispondente ai bisogni in salute della popolazione.
Dopo aver ride nito un forte scheletro di sostegno del per- corso didattico, che individui le competenze da acquisire e le mo- dalità per insegnarle e valutarle, é necessario ridurre il numero e la parcellizzazione degli esami.
In particolare, per quanto riguar- da il percorso pre laurea, è in- dispensabile dedicare i primi cinque anni all’acquisizione di competenze teoriche essenziali, pur af ancate a tirocinio pro- fessionalizzante, dedicando l’ulti- mo anno di formazione all’in- tegrazione critica delle nozioni apprese e all’esercizio della
condizionamento. pratica professionale nell’ottica
Solo attraverso una legge si può incidere positivamente sulla fami- gerata medicina difensiva, sulla gestione del rischio clinico, sui gravosi costi delle assicurazioni, sulla anacronistica responsabilità
di perfezionare competenze pra- tiche e comportamentali.
Il numero di accessi alle scuole di medicina ed odontoiatria ed alle scuole di specializzazione ed al corso di medicina generale va
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