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editoriale
coniugato con la qualità formativa delle singole sedi universitarie.
è impensabile, infatti, aumen- tare esclusivamente il numero di accessi, senza farsi carico di ac- crescere la capacità didattica e formativa e senza impegnare in modo adeguato le molte e diffuse risorse e competenze del SSN. C’è bisogno di fare una seria programmazione, fondata su dati certi ed af dabili, creando contingenti di accesso  essibili nel tempo e rispondenti alle effettive necessità, in modo che i giovani possano scegliere sia secondo le loro predisposizioni, sia secondo le disponibilità di spazi. Molte delle professioni sanitarie lamentano e praticano diffusamente fenomeni di reci- proca erosione di competenze e sicuramente questa non è la strada giusta per affermare un corretto ed equilibrato multi- professionalismo in sanità. In tutte le organizzazioni complesse la reale gerarchia funzionale e non burocratica è garante di alti livelli di ef cienza e di sicurezza nel rispetto delle competenze e delle responsabilità di ciascuno.
Consapevoli:
- della assoluta necessità di dover affrontare, in modo responsa- bile, la grande crisi della sanità pubblica italiana in una con- dizione di persistente crisi eco- nomica e sociale, con il comune impegno di garantire il diritto alla tutela della salute di tutti i cittadini e il ruolo e l’autonomia della Professione;
- che l’“atto medico” lungi dall’essere una mera presta- zione professionale, è la con- clusione di un percorso in- tellettuale unico, originale ed irripetibile a favore della salute individuale o collettiva.
I medici italiani chiedono:
- che si ponga  ne alla politica di
de nanziamento del SSN con i continui tagli che portano al razionamento delle risorse ed alla costante riduzione delle prestazioni;
- di diventare interlocutori isti- tuzionali ascoltati dalla politica sanitaria nazionale e regionale in quanto portatori di soluzioni dei problemi nell’interesse dei cittadini e di partecipare al Ta- volo Regioni-Governo;
- una corsia rapida in parlamento per la discussione del testo uni- co sulla responsabilità profes- sionale e la sua approvazione;
- commisurare e modulare l’of- ferta quantitativa di medici ad una domanda fondata su dati demogra ci certi che si svilupperà in uno scenario di sistema sicuramente diverso dall’attuale, creando assoluta coerenza tra i numeri di ingres- so allo studio della medicina, alle scuole di specializzazione ed al mondo del lavoro ed eliminando tutti i tempi morti dopo la laurea per la de nizione delle carriere;
- l’apertura immediata del tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei medici della dipendenza e dei medici convenzionati;
- l’autonomia e la responsabilità della Professione nella gestione dei percorsi diagnostico-te- rapeutici e delle strutture sanitarie;
- la de nizione, anche in ipotesi di una via legislativa, di quanto previsto dall’art. 3 del Codice di Deontologia Medica 2014 per quanto attiene a competenze e doveri del medico in una relazione paritaria tra medico e persona, che abbia come unico  ne il bene e l’interesse della persona assistita nell’ottica del superamento della situazione di “impasse” nell’evoluzione dei rapporti tra professioni sanitarie determinata dal comma 566;
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