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respoNsabilità professioNale
lavorare per il servizio sanitario e dover pagare di tasca propria
tutelato, ad esempio da un vero consenso informato. Tommaso Moro nel libro utopia diceva che la società ideale è una società che non ha bisogno di avvocati perché le leggi dovrebbero essere scritte in modo tale che quando uno le legge capisce cosa c’è scritto. Nel caso della legge Balduzzi, io non ho capito molto. a Milano abbiamo fatto un incontro in cui è venuto il dottor Giordano, che è un magistrato di Milano, che aveva fatto ricorso verso la Balduzzi perché equiparava l’omicidio colposo compiuto dal medico ad un incidente stradale... ma il medico ovviamente non parte con l’intenzione o la previsione di provocare un danno, contrariamente a chi va, dopo aver bevuto, in autostrada a 180 all’ora, mettendo a rischio la sua vita e quella di altri.
Oggi c’è questo sistema di esprimersi in inglese name, blame, shame, vuol dire addita, incolpa, umilia. una situazione in cui, soprattutto a causa della pubblicità, com’è stato detto prima, il medico si trova al centro di frangenti che non riesce nemmeno molto a capire, viene approcciato con una logica di con ittualità, manca una terzietà per il danneggiato e il danneggiante, manca soprattutto la possibilità di raccogliere delle informazioni atte a migliorare la sicurezza. Le attività di risk management negli ospedali secondo me sono molto de citarie e per migliorare la sicurezza
Sergio Barbieri
Vicepresidente nazionale CIMO
Comincerei col delineare tre o quattro concetti fondamentali che secon- do me dovrebbero gui-
dare la discussione. uno dei più famosi loso del 20esimo secolo ha esplicitato chiaramente che in una società civile dovrebbe esistere un servizio sanitario nazionalecheerogaleprestazioni per tutti. Questo è un punto fondamentale da cui discendono poi tutti gli altri.
La seconda considerazione che vorrei fare è che tutti diventiamo pazienti, inevitabilmente, mentre non tutti siamo medici, quindi, io che sono medico, metterei al pri- mo posto di qualsiasi tipo di con- siderazione, proprio il paziente.
Il paziente è il soggetto che, nonostante internet e la diffusione dei mezzi di comunicazione odierni, mantiene un’asimmetria informativa, ne sa meno del medico e quindi giustamente dovrebbe essere maggiormente
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