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intende garantire la possibilità di raggiungere livelli di alta specialità e/o di eccellenza la cui autonomia ed il cui riconoscimento salariale potrebbe essere equiparato anche a quella di un direttore e/o responsabile di struttura. Naturalmente non si tratta di separare nettamente i due percorsi ma di offrire, ai medici dipendenti, maggiori opportunità professionali. Naturalmente entrambe i percorsi dovranno prevedere un ingresso unico nel SSN, magari anche per area funzionale ma con possibilità di completare la formazione sul campo presso le strutture sanitarie del SSN. La successiva evoluzione della carriera del medico consisterà nel passaggio alla fascia superiore (Specialista Senior) con completa autonomia clinica e attività di consulenza, tutoraggio, ispezione, veri ca, didattica, ecc.
Le due successive tabelle sintetizzano, schematicamente, la proposta di nuova progressione di carriera ed il ruolo che ciascun dirigente medico potrà assumere. Riuscire a “certi care” le competenze professionali (vedi casistica individuale, complessità dei casi trattati, capacità di imple- mentare metodiche diagnostiche e terapeutiche complesse, ecc.) diventa una opportunità per il medico perché riduce notevolmente gli spazi discrezionali da parte di chi dovrà af dare o
revocare un incarico gestionale o professionale.
Naturalmente anche la valutazione del medico che dovrà essere basata sulle proprie capacità professionali e questo signi ca ridimensionare,  nalmente, quei sistemi di valutazione di esclusivo ordine economico e manageriale che sono in netto contrasto con l’autonomia del professionista e con i doveri deontologici.
Per ovvi motivi permangono, in capo al direttore del dipartimento, la valutazione circa il raggiungimento degli obiettivi di budget in termini di ef cienza, ef cacia ed economicità della struttura.
In conclusione occorre implemen- tare un sistema di carriera “dinami- co” che preveda una progressione verticale, legata alla valorizzazione del percorso professionale, ma anche una progressione orizzon- tale derivante dal raggiungimento periodico degli obiettivi assegnati. In modo corresponsabile è neces- sario prevedere anche una possi- bile perdita dell’incarico nel caso di una doppia valutazione negativa o per effetto dell’adozione di pro- cedimenti disciplinari.
La proposta CIMO rappresenta una base di confronto aperto che, tuttavia, non può prescindere da due aspetti: il recupero dell’autonomia del professionista e la volontà di creare, davvero, una carriera professionale.
Nuova proposta di carriera
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