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a) rilievo dei suoi esiti per la progressione economica e di carriera;
b) valutazione dei responsa- bili di struttura sulla base di una veri ca annuale sul rag- giungimento degli obiettivi di Clinical Governance e di una veri ca alla scadenza dell’incarico sull’attività professionale individuale e complessiva dell’equipe, con riferimento a standard nazionali (PNE) e regionali;
c) valutazione degli altri medici su: performance predisposta annualmente dal dirigente della struttura, nella quale deve risultare l’effettivo contributo al raggiungimento degli obiettivi quali quantitativi
di equipe, competenze professionali documentate acquisite nel triennio ed attività professionale svolta con riferimento a standard nazionali (PNE) e regionali speci ci.
approfoNdimeNti
APM dichiara inaccettabile il comma 566 della Legge di Stabilità
Per la tutela della salute dei cittadini
non si possono limitare la competenza e il ruolo del medico
Il comma 566 della Legge di Stabilità, approvata a dicembre scorso e pubblicata in GU pri- ma della ne dell’anno, solleva
questioni che per Alleanza per la Professione Medica non possono essere affrontate con poche righe, senza ulteriori approfondimenti sui ruoli di tutte le professioni sani- tarie. Oggi, con il comma 566 si è voluto dare una copertura legisla- tiva alle sperimentazioni regionali avviate in questi anni, dichiara Ric- cardo Cassi, portavoce di APM. Per rispondere a spinte corpora- tive non si è voluto attendere la
delega, prevista dall’articolo 22 del Patto della Salute, che deve ride nire in modo organico la ges- tione delle professioni nel SSN. La norma che viene fuori dal com- ma 566, non è chiara – continua Cassi – si fa riferimento alla com- petenza del medico “in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e ter- apia”, trascurando il fatto che la prevenzione, la diagnosi, la cura e la terapia sono per loro natura at- tività non riconducibili ad un unico singolo atto. APM nel suo mani- festo ha già ribadito che è in capo
al medico la responsabilità di tutte le decisioni relative alla salute del paziente, superando un’arti ciosa separazione tra attività assisten- ziale ed attività diagnostica terapeutica.
APM nella quale è rappresentato tutto il mondo del lavoro medico condanna questa fuga unilaterale in avanti e chiede che si arrivi rapidamente alla de nizione delle competenze delle singole profes- sioni sanitarie, riaffermando con- cretamente il ruolo centrale del medico quale garante della salute dei cittadini.
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